Casa A Possanco / ARX Portogallo

Il punto di incontro culturale che unisce i proprietari di casa e gli architetti era basato sul loro comune interesse: un’architettura senza dubbio contemporanea, ma la cui natura ed espressione finale sarebbe anche il risultato di una ricerca dei paradigmi che figurano nell’architettura tradizionale della regione, l’Alentejo.

Il terreno di impianto di questa piccola casa, situata nel paese di Possanco, pone l’area di passaggio tra la nuova fascia urbana e la zona agricola protetta. Un’ampia pianura in direzione nord termina in lontananza presso la splendida catena montuosa di Arrabida. Le scarse macchie d’acqua del fiume Sado che si allarga e l’Oceano Atlantico che ne delimita l’orizzonte completano questo scenario di audace espressione pittorica.

I proprietari volevano una piccola casa per le vacanze che permettesse di godersi il fine settimana in modo informale e rilassato, scappando dallo stress quotidiano urbano.

Le nostre menti sono state per tanto tempo popolate dalle immagini della cosiddetta architettura popolare, prodotte prima dell’era tecnologica. Sono casette con tetti a volte asimmetrici, con uno dei due solai più lungo, quasi sproporzionato, a rafforzare l’aspetto compatto dei volumi molto legati al terreno dove sono costruiti. Questi lunghi tetti rendono le case accoglienti durante le estati estremamente calde e sobrie in inverno. La presenza di queste case nelle pianure dell’Alentejo, unita al candore della loro pittura a calce che ne fa emergere una figura quasi astratta, compongono ritratti di una bellezza singolare e sorprendente.

Il primo vincolo rilevante è la forma triangolare del piccolo lotto che, nell’applicazione delle misure di distanza legale, quasi non ammette alternative formali. Concepire la casa doveva ancora affrontare un paradosso: gli scorci più interessanti sono a nord e non a sud, dove dovrebbero essere collocate le finestre nella loro ricerca della luce. A sud c’è la strada, il traffico ei passanti il cui sguardo all’interno della casa i proprietari hanno voluto evitare.

Questi due aspetti hanno finito per essere le caratteristiche chiave del progetto e la soluzione sarebbe stata l’introduzione di un altro paradigma nell’architettura tradizionale: il patio.

Il volume è determinato nel progetto dalle distanze regolate. Di profilo, l’altezza massima consentita è raggiunta dalla parete di fondo (2 piani) e la parete frontale, fronte strada, rimane con l’altezza minima possibile (1 piano). Per il passante il risultato è una casa dalla prospettiva deformata, in proiezione assonometrica.

Per ricevere la luce naturale a sud, abbiamo introdotto in quel piano lungo 4 patii: uno centrale, uno nel soggiorno, uno nei bagni sociali e uno finale vicino alla cameretta dei bambini.

Quasi tutte situate a nord, le finestre guidano la vista verso il meraviglioso paesaggio. Abbiamo esplorato l’espressività del blocco bianco e la sua personalità astratta. La totalità del volume sarebbe bianca, tetti compresi, dove i patii assomigliano a scavi bluastri, esaltando delicatamente il carattere forte della casa. In effetti, la costruzione è realizzata quasi esclusivamente con il repertorio dell’Alentejo: materia bianca, luce-ombra, spessore/massa, tessitura.

All’interno, le stanze si susseguono tra le “suggerimenti” del tradizionale volume a due soffitte e le variazioni di scala e profondità trasformano in ogni camera l’atmosfera di quel mondo interiore volutamente sobrio. Al centro del soggiorno, la cucina-isola assume l’antico ruolo del fuoco come fulcro della casa, attorno al quale tutto si colloca.

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Dettagli del progetto:
Località: Possanco, Portogallo
Tipo: Residenziale – Case
Superficie lorda di costruzione: 250 m2
Progetto: 2006 – 2007
Costruzione: 2008 – 09 (stimato)
Architetti: ARX PORTUGAL, Arquitectos Lda. – www.arx.pt ; José Mateus, Nuno Mateus Con Stefano Riva
Team di progetto: Stefano Riva, Paulo Rocha
Ingegneria strutturale: SAFRE, Projectos e Estudos de Engenharia Lda.
Fotografia: FG+SG – Fotografia de Arquitectura, ARX Portugal Arquitectos